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Progetto del nuovo palazzo del cinema di venezia

Publié le 05 février 2011 par Podcastjournal @Podcast_Journal

CON QUESTO ARTICOLO SI VUOLE EVIDENZIARE QUANTO SI STA FACCENDO DA PARTE DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE DEL LIDO DI VENEZIA PER EVITARE UN DISASTRO AMBIENTALE. A CONFERMA DI TUTTO QUESTO C'É UN APPELLO AL COMUNE DI VENEZIA CON 9000 FIRME DI PERSONALITÀ DEL MONDO DELLA CULTURA E DI QUELLO DELL'AMBIENTE.


progetto del nuovo Palazzo del Cinema di Venezia progetto del nuovo Palazzo del Cinema di Venezia Il Comune di Venezia ha svolto un ruolo di protagonista nella decisione di realizzare il nuovo Palazzo del Cinema, che dovrebbe rilanciare la Mostra Cinematografica del Lido.

Sull'altare di questo progetto, limitato come rilievo territoriale e comunque fortemente critticabile nel merito, il Comune ha abdicato all'idea e alla pratica della pianificazione e della preminenza dell'interesse collettivo su quello privato, esponendosi anche a gravi rischi finanziari. Ha promosso l'invio a Venezia, da parte del governo, di un comissario straordinario cui sono stati attribuiti poteri estesissimi, eludendo così trasparenza e confronto democratico. Ha abbattuto la storica pineta del Piazzale Casinò, svenduto l'ex ospedale al Mare (patrimonio di Enti pubblici e frutto anche di donazioni filantropiche). Ha previsto, inoltre, l'abbattimento del Monoblocco, autorizzato pesanti interventi di speculazione edilizia in altre zone del Lido (tra cui il monumentale Forte di Malamocco) e la costruzione di una mega darsena nell'area di S. Nicolò, destinata a diventare "il porto turistuco più grande d'Europa".
L'isola, interamente sottoposta a vincolo paesaggistico, sarà investita da una spaventosa colata di cemento con gravissimi danni paesaggistici e ambientali. Danni che, come scritto recentemente lo storico Salvatore Settis, "uccidono la memoria storica, feriscono la nostra salute fisica e mentale, offendono i diritti delle generazioni future".

Per rilanciare la Mostra del Cinema non c'é bisogno di una nuova, ingombrante struttura. Sono sufficenti, invece, mirati interventi di restauro e riaqualificazione degli uffici utilizzati dalla Mostra, accompagnati da un deciso miglioramento dei servizi (tutte operazioni facilemte attuabili e poco dispendiose).

Il Lido può tornare ad essere una località vivibile per i suoi abitanti e piacevole da visitare in ogni periodo dell'anno. Per realizzare questo obietivo é necessario invertire l'attuale tendenza. Occorre varare, come proposto dall'urbanista Pier Luigi Cervellati, una moratoria almeno decennale sulle nuove costruzioni che prevedono consumo di suolo vergine e puntare sulla conservazione del patrimonio storico e artistico e sulla tutela delle ancora grandi peculiarità paesaggistiche e ambientali del Lido (l'ecoturismo cresce, ogni anno nel mondo del 20% ed é uno dei pochi settori che in Italia non é in crisi). Occorre migliore la qualità della vita insulare curando l'arredo urbano e creando nuove zone pedonali, nuove piste ciclabili, nuove aree verdi.
Si possono, infine, avviare iniziative culturali di ampio respiro, capaci di attrarre flussi costanti di visitatori realizzando, ad esempio, una esposizione/archivio permanente che metta in luce il prezioso patrimonio documentale e filmico della Mostra del Cinema veneziana oggi ampiamente sottoutilizzato e disperso e istituendo un parco archeologico delle fortificazioni militari che si snodi attraverso l'ampio complesso difensivo esistente nell'isola.

La Mostra e il Lido avranno un futuro solo liberandosi di una mentalità miope e reazionaria capace solo di concepire l'idea di un "Rinascimento" isolano fondato sul consumo del territorio e di attribuire una funzione salvifica alle Grandi Opere. Facendo vincere la leggerezza delle idee contro la pesantezza del cemento.

SI È ANCORA IN TEMPO PER EVITARE DI IMBOCCARE UNA STRADA SENZA RITORNO.
PROGETTO DEL NUOVO PALAZZO DEL CINEMA DI VENEZIA Voir la carte
Raffaella Rossi, le 04/02/2011

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