Elementi per l'installazione, Photo Elisabetta Mero
Sono da poco tornata a Milano dopo quattro mesi a Strasburgo. Ho avuto la fortuna d'immergermi totalmente nel mondo dell’illustrazione e di coincidenza anche in quello del film d’animazione. Gli stimoli sono stati continui, quotidiani. Tra le tante esperienze connesse al mondo dell’arte, una in particolare mi ha affascinato e, forse, creativamente liberato. In occasione della preparazione dell’ultima mostra presso il Musée Tomi Ungerer – Centre International de l’Illustration, dal titolo “Ogres, brigands et compagnie. Les livres pour enfants de Tomi Ungerer”, per due mattinate, ho dato un piccolo aiuto al noto illustratore Tomi Ungerer nella realizzazione di un allestimento e riadattamento di una sua installazione del 1990.
Scorcio dell'installazione, photo Elisabetta Mero
E’ una “casa degli orrori”, s’intitola infatti “La maison du Dr. Scheiss” realizzata con giocattoli come barbie, mostri, animali di plastica ecc. che Tomi Ungerer da sempre ama collezionare, - il Musée Tomi Ungerer possiede, infatti, una vastissima collezione di giocattoli storici e contemporanei donati dall’artista alla città di Strasburgo a partire dagli anni ‘70 - qui inseriti in un’atmosfera surrealmente macabra resa tale anche grazie alla presenza di elementi di scarto di tutti i tipi: specchietti, vaschette per il ghiaccio, bicchieri, corde ecc. Il tutto va in scena in una labirintica struttura architettonica in miniatura che ricorda ambienti e luoghi che troviamo anche in illustrazioni di alcuni suoi noti libri per bambini come “Le avventure della famiglia Mellops”, “Il gigante e Zeralda” e “L’apprendista stregone”, i cui disegni originali sono visibili negli altri due piani del museo. L’istallazione si trova, infatti, al piano “proibito”, dove, in occasione di ogni mostra, viene presentata al pubblico adulto una, ogni volta diversa, selezione di opere di Tomi Ungerer dai toni più liberi e provocatori. Tomi Ungerer, noto soprattutto per le illustrazioni di libri per bambini, si è in realtà da sempre cimentato con ogni genere di sperimentazione e con tutti i tipi di materiali dando vita a un’infinità di opere e disegni di grandissima forza e immediatezza.
Tomi Ungerer mentre sceglie gli elementi per l'installazione, Photo Elisabetta Mero
Per i puritani dell’arte contemporanea un’installazione di questo tipo può risultare fastidiosa per la presenza di bambole-figure femminili maltrattate quasi violentate o lasciate nel loro nudo rosa che è poi lo stesso dei maialini di plastica che fanno capolino in una delle stanze. Ecco che vediamo i feticci pop di King Kong, Batman, Dracula, Dr. Scheiss, tutti impegnati in qualche assurdo atto crudele. Ci sono le uova con le gambe che ricordano i personaggi delle pitture di Bosch e strane creature realizzate con pezzi di barbie e di oggetti vari. Assemblages, questi ultimi, su cui si è molto cimentato dando vita a sculture dal forte impatto erotico e sovversivo.
L’incontro con Tomi Ungerer mi ha trasmesso una forza creativa infinita che solo un vero e generoso artista può trasmetterti e che si respira nelle pareti di questo originale museo. L’improvvisazione e la forza inventiva sono in lui ben calibrati e gestiti da una razionalità e un rigore quasi scientifico. La libertà nell’inscenare con ironia temi scabrosi lo rende sempre coerentemente anticonvenzionale.
Due mummie giocattolo, Photo Elisabetta Mero
Ho vissuto come una coincidenza il fatto di vedere, mentre ero impegnata nella selezione di filmati per un festival di film d’animazione, che si terrà a ottobre a Strasburgo, Contrappassouno di NIBA e Matteo Giachella, presente nel dvd “Animazioni” a cura di Andrea Martignoni, in cui si respira la stessa atmosfera dark e realizzato sempre con giocattoli riassemblati, barbie e oggetti di recupero. Il genere toy art appassiona ormai da alcuni anni molti artisti più o meno noti. Tomi Ungerer ne è per certo un precursore.
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Ogres, brigands et compagnie. Les livres pour enfants de Tomi Ungerer
Musée Tomi Ungerer – Centre international de l’Illustration fino al 7 agosto 2011
2 avenue de la Marseillaise, Strasburgo, Francia
Giorni e orari d'apertura: da lunedì a venerdì da 12.00 alle 18.00
sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00
L'esposizione e il museo sono chiusi il martedì
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