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Velouté d'endives à la ricotta romana

Par Dada

Velouté endives et ricotta

Versione italiana più giù

Une soupe pure, blanche et rassurante. Je reconnais avoir tendance à vouloir souvent rajouter des ingrédients italiens dans les plats. Le problème des endives est, vous le savez bien, leur amertume. D'ailleurs de nombreux plats traditionnels ont réussi à bien la maîtriser con les endives au jambon et le velouté d'endives au gruyère. Sauf que cette fois-ce je ne voulais pas une soupe bien dense style retour d'une journée de ski, mais quelque chose de crémeux et léger. C'est pourquoi j'ai pensé à la ricotta, en particulier à la ricotta romaine (la plus connue) qui est compacte et fondante en même temps avec un légère saveur d'herbe ou de foin. Si vous n'en trouvez pas de la fraîche (chez le fromager ou traiteur italien), vous pouvez très bien la remplacer par du chèvre frais (lui aussi provenant du fromager si possible ;-). Ainsi le velouté acquiert de la douceur et de l'onctuosité tout est restant assez léger.
Velouté d'endives à la ricotta romana (pour 4 personnes)
- 250 g d'endives (2 moyennes)
- 1 échalote
- 120 g de pommes de terre (moyenne)
- 150 g de ricotta de brebis chez le fromager (ou du chèvre frais)
- huile d'olive, eau, 100 g de crème ou de lait
- 3 cs de parmesan, sel et poivre
Enlever la base dure de l'endive et éplucher la pomme de terre. Dans une casserole faire revenir 2 cs d'huile d'olive et l'échalote émincée. Ajouter les endives coupées en morceaux et la pomme de terre (épluchée) et coupée en petits dés. Verser de l'eau chaude au même niveau que les légumes et faire cuire à feu moyen une vingtaine de minutes. Ajouter la crème ou le lait et passer le tout au mixeur. Remettre dans la casserole, ajouter le parmesan, la moitié de la ricotta saler et poivrer. Bien mélanger afin d'obtenir un crème un peu dense. Servir avec le reste de la ricotta coupées en dés, plongée dans la soupe.

Versione italiana
Ho un po' la mania di voler modificare (stravolgere) dei classici per renderli più italiani. In realtà nessun campanilismo è solo che ho un debole per alcuni prodotti e cerco di infilarli, a volte forzatamente ;-). Il grande problema dell'indivia belga è l'amaro, d'altra parte è un'indivia. E spesso al nord (d'Europa) la si associa ad un formaggio dolce in grandi quantità o prosciutto dolce ecc.
Qui avevo voglia di una zuppa pura e coccolosa ma leggera, non da ritorno di una giornata sciistica per intenderci. E quindi ho pensato all'amata ricotta. In particolare quella romana di pecora (DOP), compatta e fondente al contempo, fresca con il leggero sapore d'erba o di fieno. Prodotto antichissimo, fatto con lo "scarto" ma nobile dal punto di vista nutritivo. Ci sono cresciuta con questa ricotta che spesso ci portava la « ricottara » (oddio mi ricorda il film di Pasolini ;-). Tanto mi sà che avete capito che ho vissuto a Roma pur avendo un padre napoletano, giusto un mix di sangue francese nordico (materno) e sudista. Mia madre quindi per tre giorni ci porgeva la deliziosa ricotta in veste naturale a tutti i pasti. Io più grande, giusto per complicare le cose, cercavo di cucinarla in tutti i modi e li' ho scoperto la sua grande versatilità, dall'antipasto al dolce. Dopo un po' in effetti non se ne poteva più. Ma in realtà il fascino è rimasto al punto che non manca mai, ed è un prodotto che ho "esportato" anche se purtroppo è difficile trovarla fresca. E, che divulgo appena posso: "no eh, la cassata o i ravioli ricotta e spinaci senza la vera ricotta perdono la loro identità : -).
Tornando a questa zuppetta eterea (ma che riempie la pancia) è delicatissima, gentile e la presenza della ricotta gli dà un po' di consistenza e una nota fresca. L'ho servita con il mio primo pane con il lievito madre, morbido e fragrante e, per questo slancio, non ringraziero' mai abbastanza la carissima Lydia ;-).
Con questa ricetta partecipo al contest organizzato da Genny con il contributo della Compagnia del Cavatappi

Velouté d'endives à la ricotta romana

Vellutata d'indivia alla ricotta romana (per 4 persone)
- 250 g d'indivia belga (2 medie)
- 1 scalogno
- 120 g di patata (1 media)
- 150 g di ricotta romana di pecora
- olio d'oliva, 100 g di panna o di latte
- 3 cucchiai di parmigiano, sale e pepe
Tagliare la base dura dell'indivia e sbucciare la patata. In una casseruola, far rinvenire 2 cucchiai d'olio d'oliva con lo scalogno, l'indivia tagliata a pezzi e la patata a dadini. Coprire a filo d'acqua (stesso livello della verdura) e cuocere a fuoco medio per una ventina di minuti. Aggiungere la panna poi frullare. Rimettere nella pentola, aggiungere il parmigiano, la metà della ricotta sbriciolata, salare e pepare. Mescolare per ottenere una crema un po' densa (ma non necessariamente omogenea). Servire caldo con il resto della ricotta tagliata a dadini e tuffata nella zuppa.


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